Mimmo Rotella

Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918 e, conseguita la maturità artistica presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, si stabilisce a Roma nel 1945.
Nello stesso anno gli viene assegnata una borsa di studio dalla Fulbright Foundation per frequentare la prestigiosa Università di Kansas City.
Tornato in Italia,inventa la tecnica del décollage.
Negli anni '60 e seguenti produce i lavori dedicati alle affiches del cinema mondiale con i volti dei grandi miti di Hollywood.

Alessandro Mendini

Alessandro Mendini é nato a Milano nel 1931. Ha diretto  le riviste Casabella, Modo e Domus.
La sua opera, ed i suoi progetti con il gruppo Alchimia, sono stati oggetto di monografie pubblicate in diverse lingue.
Il suo lavoro si concentra su oggetti, componenti di arredamento, allestimenti d'interni concettuali ed architettura.
E consulente per design ed immagine presso svariate imprese diffuse in tutto il mondo.

Karim Rashid

Karim Rashid è nato a Cairo, Egitto nel 1960.
Ha ricevuto una laurea in Design Industriale presso la Carleton University di Ottawa, Canada nel 1982 e ha terminato i suoi studi post-universitari in Italia.
Quando torna in Canada lavora per sette anni con i KAN Industrial Designers. Negli anni 1985-91 co-fonde anche il Babel Fashion Collection and North.
Apre il suo studio a New York City nel 1993.

Denis Santachiara

Denis Santachiara inizia la sua attività di Designer nel 1980 occupandosi delle potenzialità linguistiche, poetiche e comunicazione del mondo artificiale e delle nuove tecnologie e relativi processi estetici nell’ambito industriale, realizzando opere tra arte e design e industrial design, esposte in varie manifestazioni tra cui: Biennale di Venezia, Documenta 8 Kassel, Triennale di Milano '82-'84-'86, Quadriennale di Roma 1999, Mostra Museo di Losanna

Studio DL

Donato D'Urbino e Paolo Lomazzi sono nati negli anni '35 e '36 a Milano dove operano insieme nella progettazione di architetture, oggetti, allestimenti, arredamenti e in campo urbanistico
Lo Studio nasce nel 1966, con l’arch. Jonathan De Pas, come  “Studio De Pas, D’Urbino, Lomazzi”. L’arch. De Pas è mancato nel 1991.
Negli anni '60 sviluppano con particolare interesse un'attività di creazione di mobili ed architetture temporanee come la sedia "Blow" per Zanotta.

Andrea Salvetti

Andrea Salvetti è nato a Bozzano Lucca il 17 agosto 1967. Ha frequentato il liceo artistico di Lucca e poi la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze.
     Dal 1993 inizia l’attività individuale di artista-artigiano nel suo laboratorio sulle colline tra Lucca e la Versilia, dove realizza arredi-sculture, dedicando particolare attenzione alle nuove tecnologie e alla riscoperta di tecniche antiche.

Anna Gili

Il suo modo di pensare il design è fortemente influenzato dalla cultura rinascimentale ereditata dalle sue origini umbre, ma anche dall’impatto e dall’intensa partecipazione alla cultura milanese del design dal suo arrivo a Milano nel 1984.
Esprime il suo lavoro attraverso performances d’arte e installazioni d’ambiente, divenute poi l’humus per la creazione dei suoi primi oggetti di design.

Alberto Biagetti

Alberto Biagetti è nato a Santarcangelo di Romagna nel 1971.
Disegna con straordinaria leggerezza e apparente facilità microcosmi di vetro e case di specchio, ossa colorate e orizzonti inesistenti oscillando tra antico e oriente, tra serio e ludico, tra poesia e caos. Il suo lavoro è frutto di molteplici invenzioni linguistiche che generano oggetti, pitture e installazioni che trovano spazio in gallerie e collezioni private.

Massimiliano Adami

Massimiliano Adami, nato a Monza nel 1969, ha studiato design all’Istituto Statale d’Arte di Monza e alla Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Dall’esordio nel 1998 con l’esposizione “Il fantasma del design” ha partecipato a diversi concorsi e mostre, sino alla fortunata partecipazione al Salone Satellite nel 2005, seguono le edizioni del 2006, e del 2008.
Grazie alla sperimentazione sui materiali e i metodi produttivi a forte contenuto artigianale, il suo lavoro si posiziona tra arte e design coniugando l’attività progettuale alle auto-produzioni.

Vibrazioni

Vibrazioni Art-Design si pone di realizzare opere collocabili tra arte e design, rese uniche dalla caratterizzazione dei materiali che, in quanto recuperati, presentano variazioni di superficie ricche di memoria e contenuti. Concepirne l’assemblaggio tramite principi di giunzione meccanica di base, come se fossero parte integrante dell’estetica finale del prodotto. Niente viene coperto, camuffato o nascosto; lo scheletro diventa estetica e viceversa.

Carlo Poggio

Carlo Poggio nasce ad Alessandria. Con Beppe Gallini, De Pas, D’Urbino e Lomazzi, mette a punto un sistema architettonico rivisto in chiave industriale, col quale progettare e costruire spazi modulabili all’infinito.
Nel 1983 fonda il marchio ZERO e nel 1988 apre la Zero US Corporation. Nel 1992 a New York apre lo showroom Zero Soho dove riceverà il riconoscimento per aver contribuito a migliorare culturalmente e con creatività la vita di New York.
Nel 1991 crea il marchio ZERODISEGNO fino a fondare nel 2008 la Carlo Poggio Design.

Gaetano Pesce

Nato a La Spezia nel 1939, studia Architettura e Industrial Design all'Università di Venezia.
Dal 1962 intraprende l'attività d'arredo di interni e di progettazione di mobili, pur non abbandonando i suoi interessi per l’arte seriale e cinetica, il disegno ed il teatro
Gli anni ’70 sono i tempi della sua consacrazione internazionale con la partecipazione nel 1972 alla mostra Italy: The New Domestic Landscape presso il Moma di New York e nel 1975 alla mostra Le future est peut-être passé? presso il Museo d’Arti Decorative del Louvre.

Marco Ferreri

Marco Ferreri è nato il 26 febbraio 1958 a Imperia e si è laureato in architettura nel 1981 al Politecnico di Milano. Dal 1984 lavora e vive a Milano. La sua ricerca progettuale spazia dal disegno industriale alla grafica, dall’architettura all’allestimento.

Alex Angi

La materia è forma e, come tale, è la vita e per Angi è sinonimo di speranza e di comunicazione. Amgi usa la materia del suo tempo, la plastica, per dare una seconda possibilità all'uomo, per fargli comprendere che deve ritornare ad essere protagonista assoluto della scena utilizzando materiali e tecniche del suo tempo, ispirandosi al confine sempre più labile che esiste tra naturale e artificiale.